Il testimone di 12 anni in un caso di omicidio complesso e molto mediatico, riguardante una bambina di 8 anni assassinata nel bosco di Köniz nel febbraio 2022, solleva la questione della sensibilizzazione sulla rappresentanza del bambino:
se il ragazzo avesse ricevuto una rappresentanza già in precedenza, sarebbe stato meno provato?
È positivo che la seconda istanza abbia reagito nominando al ragazzo una rappresentante qualificata.
Avvocati·e del bambino Svizzera ha presentato entro il termine del 15 ottobre una presa di posizione alla Commissione giuridica del Consiglio nazionale riguardo all’iniziativa parlamentare della consigliera nazionale Kamerzin. L’iniziativa mira a promuovere l’affidamento alternato. Dal punto di vista del bambino e dei suoi diritti, l'Associazione Avvocati·e del bambino Svizzera si mostra piuttosto critica nei confronti di questa proposta.
Quale quadro è necessario a questo scopo? Chi ha quale responsabilità e quale contributo può dare per il successo? Siamo convinti che non basti un singolo ente o una sola persona. Ciò che conta davvero è un quadro adeguato, decisori e decisrici sensibili, oltre a un accompagnamento e a informazioni a misura di bambino.
Per discutere le possibilità attuali e le migliori pratiche, proponiamo dialoghi regionali. Qui trovate le date e i luoghi.
Nel Quotidiano del rsi, una presidente della ARP e la giornalista Sharon Bernardi discutono il 15.5. dell’utilità di una rappresentanza legale qualificata.